Buona Pasqua a cuor leggero. Anche a tavolaPer molti Pasqua è una tradizione religiosa, per tutti o quasi un’occasione di convivialità. Un momento per stare insieme, soprattutto a tavola.
Il piacere di festeggiare la PasquaChe sia a casa o al ristorante – o magari un picnic, meteo permettendo –, il pranzo di Pasqua e Pasquetta è soprattutto un’opportunità di stare in compagnia delle persone più care, in famiglia o, come vuole il detto, “con chi vuoi”.
Ecco perché ha senso festeggiare anche a tavola il ritrovarsi con amici e parenti. Il modo giusto per farlo, evitando che il pranzo diventi un elenco di divieti, è avvicinarci al cibo con consapevolezza, proprio come abbiamo imparato a fare nei giorni “normali”, senza cedere a un consumo distratto di cibi e bevande.
Il menu di PasquaMa esiste un menù di Pasqua gustoso e, insieme, attento alla salute del cuore e delle arterie? In occasioni come questa, una scelta che sia soddisfacente e salutare è fare un pasto completo con porzioni piccole:
Limitiamo le bevande alcoliche a un bicchiere durante il pasto. Un bicchiere di bollicine per gli auguri? Concesso!
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Occhio alla spesa
Prima di fare la “spesa di Pasqua”, pianifichiamo con cura il nostro menu e facciamo acquisti in funzione di quello che pensiamo di cucinare e portare in tavola. In questo modo, quando ci occuperemo delle provviste alimentari, riusciremo a comprare solo ciò che ci servirà per i due giorni di festa, tenendo conto del numero effettivo dei commensali.
Privilegiamo la qualità alla quantità: meglio una sola colomba, anche se costa un po’ di più, che tre così così. E mangiamo la nostra fettina a fine pranzo, e non come “spezza fame” nel corso della giornata.
Quanto all’uovo di Pasqua, decisamente meglio se è di cioccolato fondente, almeno al 70%: un’informazione che si può leggere facilmente sulle confezioni. La porzione che ci spetta (perché sì, a Pasqua ci spetta) non dovrebbe superare il corrispettivo di un paio di quadretti di tavoletta.
Se abbiamo comprato altri dolciumi, come i classici ovetti di cioccolato, non teniamoli in bella vista: resistere alla tentazione di prenderne uno ogni volta che passiamo di lì è difficilissimo. E ricordiamoci che, quando li abbiamo acquistati, ci siamo detti che sarebbero stati “per gli ospiti”.
Il giorno dopo
Il piacere della Pasqua è la gioia di passare più tempo con le persone a cui vogliamo bene, anche a tavola. Ma poi… Dal pomeriggio del lunedì, torniamo alla normale routine alimentare: pasti completi, ma senza antipasto e dolce.