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Fare un po’ di esercizio: chi ce lo impedisce?

Cinque buoni motivi per (evitare di non) fare attività fisica.

 

Esercizio fisico - 5 buoni motivi

Il “salto degli ostacoli”

Sappiamo – lo abbiamo letto molte volte, anche su questo sito – che fare attività fisica fa bene al cuore e aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari.

 

Sappiamo anche – spesso per esperienza diretta – che non sempre ci troviamo nelle condizioni per fare attività fisica.

 

Quello che potremmo non sapere è che, a volte, abbiamo l’impressione di non trovarci nelle condizioni per fare attività fisica ma di fatto non è così. In altre parole, in molti casi quelli che ci sembrano ostacoli allo svolgimento di un’attività fisica benefica per la salute del cuore si possono superare. Ecco come.

 

Non ho tempo per fare esercizio

Non è una scusa: a volte servirebbero giornate di 48 ore per riuscire a fare tutto ciò a cui dovremmo o vorremmo dedicarci. Se gli impegni sono troppi e ci sembra di non avere neanche il tempo per respirare, altro che per fare attività fisica, possiamo sempre… spezzettare gli esercizi distribuendoli nelle piccole “attese” quotidiane.

 

Cosa ci impedisce, ad esempio, di fare un paio di piegamenti sulle ginocchia mentre aspettiamo che sia pronto il caffè, che la lavatrice finisca di centrifugare o che l’ascensore arrivi al nostro piano? Oppure possiamo fare qualche esercizio di stretching appena svegli e qualche esercizio di respirazione appena prima di coricarci.

 

Basta davvero pochissimo per farci sentire meglio introducendo piccole routine di questo tipo nelle nostre giornate.

 

Fare esercizio è noioso!

Non è così per tutti, ma è assolutamente ragionevole che qualcuno possa trovare noiosa un’attività ripetitiva.

 

Ecco qualche considerazione per provare a ripensarci.

  1. Ci sono attività ripetitive utili per la salute che compiamo ogni giorno senza preoccuparci se sono noiose o no. Ad esempio, tutte le routine che hanno a che fare con l’igiene personale: ci laviamo, ci strucchiamo, ci laviamo i denti… senza batter ciglio. Se ci sembra “normale” prenderci cura della nostra bocca e della nostra pelle, perché prenderci cura del nostro cuore non dovrebbe esserlo?
  2. La noia si può “ingannare” coniugando un’attività ripetitiva e potenzialmente noiosa con una che non lo è, e per giunta è piacevole. Mentre pedaliamo sulla cyclette, ad esempio, possiamo guardare una puntata della nostra serie tv preferita. Mentre camminiamo sul tapis roulant, possiamo ascoltare musica o seguire un podcast. O, meglio ancora, possiamo metterci d’accordo con qualcuno per uscire a passeggiare insieme, coniugando attività motoria e… chiacchiere.
  3. Alcune tra le attività che fanno bene al cuore non sono affatto ripetitive e, in molti casi sono decisamente gradevoli. L’aspetto più curioso è che, probabilmente, non le consideriamo un esercizio, ma ci aiutano a restare in forma. Quando balliamo al ritmo della nostra musica preferita, ad esempio, facciamo un gran bene al cuore. Quando giochiamo con i nipotini, ci alleniamo eccome. Quando ci occupiamo di fiori e piante in giardino o sul balcone, facciamo lavorare muscoli e polmoni. Dedicare un po’ più di tempo ad attività come queste è un ottimo modo per occuparci della salute del cuore.
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Non so se ce la faccio…

La paura è una grande nemica dell’attività fisica e del nostro benessere, fisico e psicologico. E non è raro che abbia timore di “fare” delle cose soprattutto chi ha subito un evento e /o un intervento cardiaco. Ma non permettiamo alla paura di… farci paura!

 

Tra i tipi di paura più diffusi rispetto all’attività fisica c’è il timore che fare esercizio non sia, o non sia più, alla nostra portata. Che non sia sicuro fare attività fisica nelle nostre condizioni di salute, o che possa venirci richiesto uno sforzo eccessivo e quindi controproducente. In altre parole, il timore di “metterci a rischio”.

 

Eppure… proviamo a pensarci:

  1. proprio chi ha subito un evento e /o un intervento cardiaco è chiamato a seguire percorsi di riabilitazione nei quali l’esercizio fisico è fondamentale;
  2. è altamente probabile che, nella nostra “giornata tipo”, facciamo già qualche esercizio fisico senza che ce ne rendiamo conto: alzarsi e sedersi più volte, stendere i muscoli per prendere qualcosa che non è immediatamente alla nostra portata, sollevare e trasportare oggetti e pesi in casa o quando facciamo la spesa… In molti casi, fare esercizio fisico significa compiere sforzi analoghi a questi, per un tempo un po’ più prolungato;
  3. più si è in forma, meno si affatica il cuore. Dopo un po’ che lo si pratica, l'esercizio fisico può abbassare la pressione del sangue e aiutare a mantenere il sistema circolatorio più elastico. E sempre grazie all’esercizio fisico le attività quotidiane, come salire le scale, diventano meno faticose.
  4. se ci sembra di non avere abbastanza energia per fare un’attività fisica regolare – escludendo cause organiche che pochi semplici esami consentono di verificare – potrebbe essere sufficiente “andarci piano”, cioè cominciare lentamente e incrementare poco alla volta intensità e durata. Dopo qualche tempo, proprio grazie all’esercizio fisico, ci renderemo conto di avere più energia.

 

Mi sento in imbarazzo

Sempre a proposito di paure, eccone un’altra piuttosto diffusa: quella di vivere l’imbarazzo di sentirsi osservati da altre persone, o addirittura di sentirsi ridicoli agli occhi degli altri, quando ci si iscrive per la prima volta in piscina, in palestra, a un corso di ballo o, qualunque sia il contesto, si partecipa a un’attività collettiva. Eppure…

 

Se l’attività che ci accingiamo a fare è adeguata alla nostra condizione di salute, è altamente probabile che almeno alcune delle persone che incontreremo si trovino o si siano trovate nella nostra stessa situazione. E, comunque, anche per tutte loro c’è stata una “prima volta”.

 

L’attività fisica è sempre un lavoro di squadra

No, il riferimento non è a un’attività di gruppo: allenarsi insieme ad altre persone ha molti risvolti positivi, anche sull’umore, ma certo non mancano le attività individuali che rappresentano un valido esercizio fisico.

L’importante, come per tutto ciò che riguarda la salute in generale, e la salute del cuore in particolare, è evitare il “fai da te” e fare riferimento a figure esperte e autorevoli.

 

Chiediamo quindi al nostro medico di medicina generale o al nostro cardiologo di riferimento quali tipi di attività e di esercizio sono adeguati alle nostre condizioni, e a quale tipo di strutture è opportuno che ci rivolgiamo.

 

Quanto facciamo riferimento a una struttura, inoltre, rivolgiamoci a trainer e coach che possano aiutarci a capire quali sono gli esercizi più adatti a noi in termini di movimenti e intensità, e – nel caso abbiamo patologie cardiache – che abbiano competenze adeguate a comprendere le nostre esigenze e siano in grado di guidarci e assisterci al meglio. E facciamo loro presente anche se abbiamo dolori (ad esempio alle articolazioni o alla schiena) o altri problemi di salute, e di che tipo: più informazioni condivideremo con loro, meglio sapranno indirizzarci.

 

20/05/2024
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