Cuore, nove consigli per affrontare lautunnoCome gestire i cambiamenti nel momento di passaggio da una stagione all’altra perché il cuore possa adattarsi alle nuove condizioni climatiche e di vita.
Pregi e difetti delle mezze stagioniChe cosa accade al nostro cuore nel passaggio dall’estate all’autunno?
Partiamo da due considerazioni banali ma confortanti. Primo: per fortuna le “mezze stagioni” ci sono ancora e accompagnano il nostro organismo nei passaggi dall’estate all’inverno e viceversa, rendendoli graduali e dandoci il tempo di adattarci, a livello fisico e psicologico. Secondo: i disagi e disturbi collegati al cosiddetto cambio di stagione sono in genere lievi e passeggeri; in ogni caso, siamo alle prese con una fisiologica fase di transizione, per cui non è il caso di allarmarsi: semmai, è il caso di impegnarsi per contrastarne gli effetti negativi con comportamenti adeguati.
Consigli per l’autunnoDurante il passaggio dall’estate all’autunno, in particolare, dobbiamo fare i conti con diversi cambiamenti: ci dobbiamo adattare a un clima nuovo, a un rapporto diverso tra ore di luce che diminuiscono e ore di buio che aumentano, e alla ripresa della vita lavorativa con i suoi ritmi ben diversi da quelli del tempo delle vacanze e, naturalmente, al cambiamento del nostro stesso metabolismo.
Tra gli effetti di questi “passaggi” che potrebbero avere qualche ripercussione sullo stato di salute del nostro cuore, vanno annoverati lo stress psicofisico e l’incremento di ansia che ne può derivare, ma anche i disturbi della qualità del sonno: tipiche situazioni autunnali, ad esempio, sono la difficoltà a addormentarsi o la sensazione, pur dormendo, di non riposare abbastanza.
Per contrastarli, così come per contrastare quel senso più generalizzato di stanchezza tipico del periodo autunnale, possiamo mettere in campo diversi comportamenti e accorgimenti. Ad esempio:
Attenzione ai primi freddi autunnaliIl freddo è nemico del cuore, perché lo stimola a irrorare di più il corpo con sangue arterioso per tenerlo caldo, aumentando così la frequenza dei battiti e la pressione sulle pareti venose.
Chi soffre già di pressione alta (ipertensione) deve quindi limitare gli sforzi, specie se prolungati e compiuti senza un adeguato riscaldamento muscolare.
Da evitare l'alcol, perché provoca vasodilatazione, che fa disperdere il calore corporeo.
|