COVID-19: Ecocardio globale per scoprire i danni al cuoreUn'alleanza mondiale di cardiologi esperti di ecocardiografia scruterà nel cuore dei malati di Covid 19 per valutare gli eventuali danni causati dal coronavirus.
Si tratta di uno dei più vasti screening di ecocardiografia che coinvolge centri cardiologici d’eccellenza dei 5 continenti.
Il Cardiocenter di Niguarda, sostenuto dalla fondazione De Gasperis, è uno dei partner italiani dell'iniziativa promossa dall'ASE (American Society of Echocardiography): la World Alliance Societies of Echocardiography.
«Sottoporremo a ecocardiografia (esame non invasivo che permette un'esplorazione approfondita della morfologia e funzione delle strutture cardiache) - spiega Antonella Moreo, responsabile del Laboratorio di Ecocardiografia nell'ambito di Cardiologia 4 all'Ospedale Niguarda di Milano – i pazienti ricoverati per Covid-19 per valutare, se e come il muscolo cardiaco sia stato interessato dall'infezione, inoltre, essendo lo studio internazionale, potremo anche valutare se nelle diverse etnie e regioni del mondo la malattia abbia avuto un comportamento differente».
Lo studio coinvolgerà circa 2000 persone nel mondo, la partecipazione dei pazienti sarà assolutamente su base volontaria. Durerà tre mesi. Sarà indagata la funzionalità dei due ventricoli, il coinvolgimento del pericardio e la funzionalità delle valvole. Il cuore puo’ essere uno dei target del coronavirus. Sono infatti stati segnalati casi di miocarditi ed altre disfunzioni cardiache, talvolta letali, per cui è importante sapere se possa provocare alterazioni cardiache e compromettere la funzione contrattile del muscolo cardiaco.
L'ecocardiografia sarà effettuata dai tre ai sei mesi dopo la diagnosi iniziale di infezione. Entro la fine dell’anno avremo i primi risultati di questa ricerca che avrà importanti risvolti clinici.
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