Niguarda, maratona dei trapianti: 7 in 24 ore
Nuove speranze per sette pazienti. E un primatoIn poco più di una giornata sono stati impiantati 3 cuori, 3 fegati e 1 rene: grazie alla donazione di organi sette diversi pazienti hanno visto schiudersi un nuovo orizzonte. È accaduto all’Ospedale Niguarda: in un singolo giorno diverse equipe di chirurghi hanno trapiantato in successione 7 organi su 7 diversi pazienti. Le sale operatorie hanno lavorato non-stop per oltre 24 ore consecutive, e gli specialisti della Cardiochirurgia e della Chirurgia Generale e dei Trapianti si sono avvicendati in una vera e propria maratona. Una situazione che segna un primato a livello italiano e che conferma Niguarda come centro di riferimento internazionale per l’attività trapiantologica.
De Gasperis Cardio Center, cardiochirurghi da recordNelle fatidiche 24 ore, Claudio Russo e i suoi cardiochirurghi hanno affrontato 3 diversi trapianti di cuore in successione; uno dei tre organi donati proveniva da un donatore a cuore fermo.
“Il primo paziente – ha spiegato Russo, direttore della Cardiochirurgia e Trapianto del Cuore dell’Ospedale Niguarda di Milano – era in lista d’attesa a causa di una patologia valvolare e una cardiomiopatia che aveva progressivamente compromesso le sue funzioni cardiache. Il secondo paziente aveva invece avuto danni estesi in seguito a un infarto, mentre il terzo aveva una cardiomiopatia primitiva che portava il suo cuore a perdere sempre più forza, e che lo ha costretto a un lungo ricovero in Unità Coronarica.
Tutti loro hanno trovato un cuore nuovo nello stesso giorno, e per ciascuno di loro ciò ha significato una nuova speranza per delle patologie che non avevano altre possibilità di cura”.
Una giornata lunghissimaLa giornata record è iniziata alle 6.35 del 19 novembre, quando è partito il primo trapianto di fegato, e si è conclusa nella mattinata successiva, quando è terminato il trapianto di rene. In mezzo, in sale operatorie adiacenti sono stati trapiantati altri 2 fegati e 3 cuori, per un totale di 7 organi su altrettanti pazienti.
Tutti gli organi sono stati conservati e preservati grazie a speciali macchine da perfusione, il che ha permesso di mantenere la loro piena funzionalità fino all’inizio dei vari interventi chirurgici e al loro trapianto.
Il gioco di squadra dietro al risultatoTutti e 7 i trapianti sono stati resi possibili dalle equipe chirurgiche, anestesiologiche e infermieristiche, così come dagli operatori sanitari e tecnici e dai numerosi specialisti che hanno seguito il percorso di ricovero e cura di ogni paziente, in un’ottica multidisciplinare: cardiologi, epatologi, nefrologi, oncologi, radiologi e anatomopatologi. “Ogni singolo intervento – ha spiegato Alberto Zoli, direttore generale dell’Ospedale Niguarda di Milano – ha bisogno di un grande sforzo logistico, organizzativo, chirurgico e clinico, e coinvolge diverse decine di persone. Tutto ciò è quindi realizzabile solo con le giuste professionalità e con un grande lavoro di squadra. Ancora una volta Niguarda ha saputo valorizzare la donazione degli organi in modo da dare ai pazienti una nuova speranza di vita”.
Un modus operandi che rende l’Ospedale Niguarda di Milano uno dei pochi centri in Lombardia e in Italia ad effettuare trapianti per quasi tutti gli organi: cuore, polmone, pancreas, rene e fegato, senza dimenticare i trapianti di tessuti e cellule.
I trapianti: Niguarda ha i “numeri” giustiOgni anno al Niguarda si effettuano 400 trapianti d’organo: significa che in media ne viene fatto uno al giorno, festivi compresi. Un dato che, da solo, colloca l’Ospedale al vertice per numero di interventi a livello italiano.
Essere in grado di trapiantare in successione7 diversi organi nell’arco di una singola giornata è invece qualcosa di straordinario, possibile solo in un Ospedale capace di affrontare le più grandi complessità: una specificità per cui, proprio di fronte ai casi più complessi, sono le stesse strutture ospedaliere a indirizzare alla struttura milanese pazienti da tutto il territorio nazionale.
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