52° Convegno Cardiologia: parole e numeriSi è concluso a fine settembre il 52° Convegno di Cardiologia di Milano:
1500 partecipanti 32 ore di formazione a partecipante 300 docenti 14 simposi, casi e letture 32 minicorsi 8 sessioni plenarie
Se la nostra città ha la capacità di offrire standard elevati di qualità della vita, è anche grazie alla presenza di professionalità e servizi di eccellenza nel campo medico sanitario. Milano ha nella propria storia e nel proprio DNA una volontà irrinunciabile di accogliere e di includere. Presidente della Fondazione A. De Gasperis
A fronte delle difficoltà oggettive che attraversa il nostro Paese, penso che la sanità possa essere una risorsa: la vitalità che dimostra questo convegno dice che c’è uno spazio per lavorare in questa direzione. Il lavoro nasce sempre per colmare un vuoto, per creare risorse, e una malattia curata è una risorsa. Bisogna riuscire, scambiando esperienze e riflessioni sulla propria attività, a finalizzare tutto al paziente. Quando si fa bene al paziente, si crea valore e si riparte. Direttore generale dell’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda
Sono molto felice che questo convegno continui a svolgersi a Milano. La nostra città sta diventando sempre più sede di grandi eventi, per rafforzare il proprio ruolo rispetto ad ambiti significativi e delicati come quello della medicina e della sanità, di cui voi vi occupate. Tutto questo si inserisce nel contesto del lavoro fatto nel campo della scienza e della ricerca, che in questo momento vede Milano molto attiva, dal ruolo dell’università ai grandi progetti. Sindaco di Milano
Quello italiano è rimasto l’unico sistema sanitario universalistico: un valore di civiltà per i cittadini e un elemento che valorizza e nobilita il lavoro di tutti coloro che operano in questo campo. Oggi, nel momento in cui se ne evidenziano le difficoltà, dobbiamo lavorare per mantenere la sostenibilità del sistema sanitario e migliorare la capacità di cura dei cittadini e dei malati. E dobbiamo fare in modo che i nostri professionisti siano un punto di riferimento a livello mondiale perché qui hanno le condizioni migliori per esprimere al meglio le loro potenzialità. Assessore al Welfare della Regione Lombardia
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