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Dolore toracico, le nuove linee guida

Le due principali società scientifiche di cardiologia degli USA hanno pubblicato le nuove linee guida per la valutazione e la diagnosi del dolore toracico*.

 

Linee guida per i medici, ma anche per i pazienti

Le linee guida elaborate e pubblicate in ottobre dall’American Heart Association e dall’American College of Cardiology si pongono l’obiettivo di facilitare la diagnosi e la cura tempestiva del dolore toracico, cioè di quella che nel nostro Paese è la seconda causa di accesso ai Pronto Soccorso, ma solo in alcuni casi è effettivamente associata a un infarto miocardico.

 

Si tratta di indicazioni complete e dettagliate, che riprendono, sistematizzano e integrano quelle già in vigore, e sono state strutturate appositamente perché sia facile per i medici e il personale sanitario seguirle.

 

Molti dei concetti e delle indicazioni contenute nelle guidelines made in USA sono di interesse anche per i potenziali malati: se teniamo conto del fatto che si stima che 4 persone su 10 avvertano un dolore toracico almeno una volta nel corso della vita, vale la pena di conoscerle, almeno a grandi linee.

 

Take-Home Messages for the Evaluation and Diagnosis of Chest Pain - Fonti: Circulation e Journal of the American College of Cardiology

 

Dolore toracico, 10 concetti chiave

Gli estensori delle nuove linee guida per la valutazione e la diagnosi del dolore toracico hanno sintetizzato in 10 concetti chiave le indicazioni più generali e la “filosofia” che le ha dettate, definendoli molto pragmaticamente i “Top 10 Take-Home Messages for the Evaluation and Diagnosis of Chest Pain”, i 10 messaggi principali da “portare a casa” per la valutazione e la diagnosi del dolore toracico. Le riportiamo in sintesi.

 

  1. Dolore toracico significa molto più che “dolore nel petto”. Sintomi come il dolore, la pressione, la tensione o il disagio al petto, alle spalle, alle braccia, al collo, alla schiena, all’addome superiore o alla mascella, così come la mancanza di respiro e l'affaticamento, dovrebbero essere tutti considerati equivalenti dell’angina;
  2. Troponine ad alta sensibilità preferite. Per stabilire una diagnosi di infarto miocardico acuto, le troponine a elevata sensibilità sono il biomarker da preferire, poiché consentono un rilevamento più accurato e l'esclusione di lesioni miocardiche;
  3. Cura precoce dei sintomi acuti. I pazienti con dolore toracico acuto o sintomi ad esso equivalenti dovrebbero cercare immediatamente assistenza medica chiamando il numero di emergenza (in Italia è il 118). Anche se in molti casi si riscontrerà che il dolore toracico non ha una causa cardiaca, la valutazione di tutti i pazienti dovrebbe concentrarsi sull'identificazione precoce o sull'esclusione di cause pericolose per la vita;
  4. Condivisione del processo decisionale. I pazienti clinicamente stabili che presentano dolore toracico dovrebbero essere coinvolti nel processo decisionale di scelta del percorso di cura. Per facilitare la discussione, dovrebbero essere fornite loro le informazioni sul rischio di eventi avversi, l'esposizione alle radiazioni, i costi e le possibili opzioni alternative;
  5. Test non necessari di routine per i pazienti a basso rischio. Per i pazienti con dolore toracico acuto o stabile determinato a basso rischio, non sono necessari test diagnostici urgenti per sospetta coronaropatia;
  6. Percorsi. Nei Dipartimenti di Emergenza e nei trattamenti ambulatoriali, i percorsi decisionali clinici per il dolore toracico dovrebbero essere utilizzati di routine;
  7. Sintomi di accompagnamento. Il dolore toracico è il sintomo dominante e più frequente sia per gli uomini sia per le donne con diagnosi finale di sindrome coronarica acuta. Le donne possono avere maggiori probabilità di presentare sintomi di accompagnamento come nausea e mancanza di fiato.
  8. Identificare i pazienti con maggiori probabilità di trarre beneficio da ulteriori test. I pazienti con dolore toracico acuto o stabile che sono a rischio intermedio o da intermedio ad alto di sviluppare una patologia occlusiva delle coronarie trarranno il massimo beneficio da test cardiaci e di imaging;
  9. “Non cardiaco” è In. “Atipico” è Out. Se non si sospetta una malattia cardiaca, dovrebbe essere utilizzato il termine “non cardiaco”. “Atipico” è un modo fuorviante per descrivere il dolore toracico ed è opportuno scoraggiarne l’uso;
  10. Si dovrebbe usare la valutazione strutturata del rischio. Per i pazienti che si presentano con dolore toracico acuto o stabile, il rischio di coronaropatia e di eventi avversi dovrebbe essere stimato utilizzando protocolli diagnostici basati sull'evidenza.

 

 

* Gulati M, Levy PD, Mukherjee D, Amsterdam E, Bhatt DL, Birtcher KK, Blankstein R, Boyd J, Bullock-Palmer RP, Conejo T, Diercks DB, Gentile F, Greenwood JP, Hess EP, Hollenberg SM, Jaber WA, Jneid H, Joglar JA, Morrow DA, O’Connor RE, Ross MA, Shaw LJ. 2021 AHA/ACC/ASE/CHEST/SAEM/SCCT/SCMR Guideline for the Evaluation and Diagnosis of Chest Pain: Executive Summary: A Report of the American College of Cardiology/American Heart Association Joint Committee on Clinical Practice Guidelines. Circulation. 2021 Oct 28:CIR0000000000001030. doi: 10.1161/CIR.0000000000001030. Epub ahead of print. PMID: 34709928)

Le linee guida sono state pubblicate congiuntamente sulla rivista Circulation e sul Journal of the American College of Cardiology.

 

21/01/2022