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Rivascolarizzazione miocardiaca ad alto rischio con un sistema mai usato in Italia

Giovedì 22 aprile dalle 17 alle 19:30 sarà mostrato e discusso in diretta un caso di rivascolarizzazione miocardica ad alto rischio (high risk PCI) gestita con l'utilizzo (per la prima volta in Italia) di Impella CP SmartAssist, un sistema munito di fibre ottiche per un monitoraggio ancora più preciso dei segnali pressori, nel corso del webinar- promosso e organizzato dalla nostra Fondazione.

 

 

Si terrà in modalità FAD asincrona. La partecipazione al convegno, accreditato presso la Commissione Nazionale ECM per l’acquisizione di 2 crediti formativi per la figura di medico chirurgo, è gratuita, previa iscrizione al sito www.victoryproject.it/eventi.php  per poter ricevere le credenziali di accesso alla piattaforma.

«Fino ad oggi la tipologia di pazienti  CHIP (higher-risk and clinically indicated patients), ovvero una categoria di persone ad alto rischio per comorbidità, disfunzione ventricolare sinistra e/o valvulopatia ed infine severa coronaropatia, non poteva essere trattata per l'elevato rischio di mortalità periprocedurale. La persistenza di una disfunzione della pompa cardiaca espone il paziente ad un maggior rischio di riospedalizzazioni e di mortalità a distanza ma anche ad una peggiore qualità di vita» spiega il direttore di S.C. Cardiologia 1- Emodinamica, Unità di Cure Intensive Cardiologiche  del Dipartimento Cardiotoracovascolare "A. De Gasperis",  Fabrizio Oliva, che aprirà il meeting virtuale.

 

«Oggi il trattamento è possibile grazie al miglioramento delle tecniche e dei device come il sistema di supporto temporaneo al circolo Impella, una pompa microassiale intracardiaca che supporta il ventricolo sinistro, che si può posizionare facilmente per via percutanea attraverso un accesso 14F e permette di ottenere una gittata fino a 4.3L/min. Oggi, dunque, per la prima volta in Italia sarà utilizzato il sistema Impella CP SmartAssist, un sistema munito di fibre ottiche, per un monitoraggio ancora più preciso dei segnali pressori e quindi una migliore gestione clinica del paziente ad alto rischio» aggiunge Jacopo Oreglia, responsabile della S.S. Emodinamica del Dipartimento “A. De Gasperis”.

 

Rassegna stampa

22/04/2021