5x1000

Diventare donatore di organi

Ogni anno i cardiochirurghi del Dipartimento Cardiotoracovascolare A. De Gasperis di Niguarda effettuano decine di trapianti di cuore, grazie ai donatori di organi.

 

Trapianti di cuore a Milano - De Gasperis - Niguarda

Una domanda impegnativa

Giorno X, ora Y. Hai appuntamento in Comune per rinnovare la carta d’identità. Un’operazione di routine – pensi – basta portare il documento vecchio, ci sarà un modulo da compilare…

 

Ma dal 2016, quando vai all’Ufficio Anagrafe della tua città per chiedere il rilascio o il rinnovo di un documento, chi sta dall’altra parte dello sportello ti fa anche una domanda piuttosto impegnativa: “Intende esprimere l'assenso o il dissenso alla donazione di organi e tessuti?”. In altre parole, vuoi diventare un potenziale donatore? Una decisione che è difficile prendere, soprattutto così, su due piedi.

 

Per questo insieme al quesito ricevi un opuscolo informativo che ti permette di documentarti. Per lo stesso motivo puoi anche non esprimerti né nell'uno né nell'altro senso e riservarti, semmai, di prendere questa decisione in un secondo tempo. Ma non è meglio arrivare già “preparati” e cogliere l’opportunità?

 

La risposta degli italiani

Come rispondiamo noi italiani all’invito a manifestare la nostra volontà rispetto alla donazione di organi e tessuti? Lo ha ricordato il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, in occasione dell’evento del 13 aprile che ha aperto le manifestazioni della 26ª Giornata nazionale per la donazione e il trapianto di organi e tessuti che si celebra domenica 16 aprile: “l’Italia dimostra quotidianamente di essere una Nazione estremamente generosa: grazie alla solidarietà biologica degli italiani, ogni anno è possibile realizzare quasi 4mila trapianti di organo, ma anche più di 20mila trapianti di tessuto”.

 

I dettagli sono contenuti nell’ultima edizione dell’Indice del Dono, il rapporto realizzato dal Centro nazionale trapianti (Cnt) che analizza i numeri delle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti registrate nel 2022 all'atto dell’emissione della carta d'identità elettronica nelle anagrafi dei 7.028 Comuni italiani (su 7904) in cui il servizio è attivo.

Le dichiarazioni di volontà rilasciate al Comune nel 2022 (2.746.565, pari al 55,5% delle carte di identità elettroniche emesse, mentre il 45,5% non ha colto l’occasione per esprimersi) vedono 1.873.116 consensi (68,2%) e 873.449 opposizioni (31,8%). Commentando i dati, il direttore del Cnt Massimo Cardillo ha auspicato un abbassamento dei tassi di opposizione: un Paese come la Spagna, che rappresenta il benchmark internazionale, “viaggia su valori inferiori al 20%”.

 

Tre buoni motivi per dire “sì”

Chi è in lista d’attesa per un trapianto di cuore (o di altri organi e tessuti), prima che sui professionisti della medicina, può contare solo sui donatori.

 

Ognuno di noi può salvare delle vite, esprimendo il proprio “sì” alla donazione. Questo “sì” è un gesto di reciprocità e solidarietà, oltre che di grande valore civico.

 

Molte persone trovano una cura efficace e tornano a una vita piena grazie al trapianto. Chi ha ricevuto un trapianto può riprendere un’esistenza normale, sia dal punto di vista personale che lavorativo.

 

 

Una scelta importante

Prima di decidere è fondamentale informarsi. Sul sito del Ministero della Salute si trovano informazioni sulla donazione chiare e complete.

 

La scelta della donazione non può che essere personale, ma è importante discuterne e confrontarsi con i propri cari, affrontare l’argomento insieme a loro e informarli della scelta fatta.

 

Prendere una posizione nei confronti della donazione significa anche non lasciare questa decisione ai propri cari in un momento difficile e delicato.

 

 

Cose da sapere per un “sì” consapevole

Nel nostro Paese, sia il donatore di organi sia l’eventuale ricevente sono tutelati dai principi della gratuità, libertà, consapevolezza, volontarietà e anonimato.

 

Le norme vigenti in Italia tutelano il donatore dal punto di vista medico, etico e legale. In particolare, garantiscono il rispetto della volontà espressa.

 

Il tuo “sì” (o il tuo “no”) dichiarati all’Anagrafe saranno registrati nel Sistema Informativo Trapianti e diventeranno “ufficiali”. Ma sarai comunque libero di cambiare idea in ogni momento, dichiarando le tue nuove intenzioni anche su un pezzo di carta che suggeriamo di portare sempre con te: farà sempre fede la dichiarazione più recente.

 

Il nostro sistema trapianti è tra i primi in Europa per qualità degli interventi e sicurezza dei processi di trapianto.

 

 

Donazione di organi: se non ora, quando?

Prima possibile. Se non devi andare all’Ufficio Anagrafe del tuo Comune per chiedere il rilascio o il rinnovo di un documento, puoi esprimere l'assenso (o il dissenso) alla donazione di organi e tessuti in altri modi, senza aspettare che stia scadendo la tua carta d’identità:

  • firma il modulo presso la tua Azienda Sanitaria Locale (ASL/USL/ATS);
  • compila il tesserino della campagna nazionale “Diamo il meglio di noi” e conservalo tra i tuoi documenti personali;
  • compila l’atto olografo dell’Associazioni Italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule (AIDO);
  • scrivi la tua volontà su un foglio bianco, con data e firma; custodisci questa dichiarazione tra i tuoi documenti personali.

Per la legge, tutti questi modi sono pienamente validi. La dichiarazione resa all’ASL, al Comune e all’AIDO è registrata nel Sistema Informativo Trapianti: i medici lo possono consultare per verificare, quando è necessario, l’esistenza di un’espressione di volontà sulla donazione.

 

17/04/2023