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Esercizio fisico: qual è il livello sicuro per chi ha problemi cardiaci?

Che cosa si intende per attività a “intensità moderata”. E perché è importante capire come ci sentiamo.

 

Ginnastica per cardiopatici

Restare attivi senza “esagerare”

Restare fisicamente attivi quando si è affetti da patologie cardiache è importante proprio per la salute del cuore, ma lo è altrettanto “non esagerare”. Così come è assolutamente normale chiedersi se non ci si stia spingendo troppo oltre.

 

Come capire, allora, qual è la soglia da non oltrepassare, e come essere certi di non superarla senza rinunciare all’esercizio fisico e ai suoi benefici?

 

Per chi ha un problema cardiaco, dal punto di vista della salute fare un po’ di esercizio può portare vantaggi anche notevoli, purché si adottino alcune cautele. La prima entra in gioco quando si inizia a fare attività fisica: meglio cominciare lentamente e aumentare con gradualità.

 

 

L’esercizio fisico a intensità moderata

Per la maggior parte delle persone, i benefici maggiori per la salute del cuore sono dati da un esercizio fisico regolare a “intensità moderata”.

 

Per attività fisica moderata – ci ricorda l’Istituto Superiore di Sanità – s’intende “quella attività fisica che per quantità, durata e intensità comporti un leggero aumento della respirazione e del battito cardiaco o un po’ di sudorazione”.

 

Detto in termini più empirici, se ci rendiamo conto che la frequenza respiratoria è aumentata, il cuore batte un po’ più rapidamente e/o stiamo sudando un po’, ma siamo ancora in grado di parlare e ci sentiamo a nostro agio mentre continuiamo a fare esercizio, stiamo compiendo un’attività moderata. Invece di fissare a priori delle soglie, quindi, cerchiamo di capire momento per momento come ci sentiamo svolgendo una determinata attività: ogni organismo è diverso dall’altro.

 

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La regolarità è importante

Non c’è un livello minimo di esercizio per ottenere dei benefici: anche poca attività è meglio di nessuna attività. E gli effetti positivi cominciano appena iniziamo a essere più attivi. L’efficacia, però, è maggiore se lo sforzo che compiamo, seppur moderato, è regolare: per esempio, camminare per almeno 30 minuti al giorno per cinque giorni alla settimana.

 

Ben venga, naturalmente, se per costruire la nostra routine di attività fisica ci affidiamo a un “luogo deputato”, come una palestra o una piscina, ma si può tranquillamente farne a meno: basta individuare e sfruttare le opportunità della vita quotidiana. Ad esempio, possiamo scendere dai mezzi pubblici un paio di fermate prima, o parcheggiare l’auto nel primo posto libero senza cercare quello più vicino alla meta, e fare una passeggiata; oppure possiamo fare le scale a piedi invece di prendere l’ascensore.

 

Se in assoluto sono preferibili attività ritmiche e ripetitive – come camminare a passo sostenuto, andare in bicicletta, nuotare o ballare – tutte le attività, comprese quelle che svolgiamo a casa, al lavoro o nel tempo libero, contribuiscono a far stare meglio il nostro cuore. Incluse, ricorda ancora l’ISS, “fare giardinaggio o svolgere lavori in casa come lavare finestre o pavimenti”. Il che significa che con ogni probabilità, anche senza che ce ne rendiamo pienamente conto, facciamo già qualche forma di esercizio fisico nella nostra routine quotidiana: l'esercizio fisico è solo fare queste attività per un tempo un po’ più lungo.

 

14/10/2024
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