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Malattie cardiovascolari prima causa di morte in Italia

Le malattie cardiovascolari rappresentano ancora la principale causa di morte nel nostro Paese, in particolare muoiono più di 230 mila persone all'anno tra ischemie, infarti, malattie del cuore e cerebrovascolari.

 

Malattie cardiovascolari nella donna

 

Sono responsabili del 35,8% di tutti i decessi (32,5% nei maschi e 38,8% nelle femmine). In particolare, secondo i dati Istat 2017, la cardiopatia ischemica è responsabile del 10,4% di tutte le morti (11,3% nei maschi e 9,6% nelle femmine), mentre gli accidenti cerebrovascolari del 9,2% (7,6% nei maschi e 10,7% nelle femmine).

 

 

In questo articolo entriamo nel dettaglio di alcuni parametri, quali età e sesso.

 

 

La tabella qui sotto mostra i valori per fascia di età.

 

 

A partire dai 40 anni si incomincia a registrare valori significativi, che hanno il loro picco nella fascia 85-89 anni.

 

Nello specifico per le malattie ischemiche ecco le percentuali sempre per fascia di età.

 

 

 

Ancora oggi è opinione diffusa che le malattie cardiovascolari riguardino soprattutto gli uomini e la grande maggioranza delle donne ha una percezione molto bassa dei pericoli causati da queste patologie.

 

Come illustrato da questo grafico, il 57% delle morti nel 2017 riguarda le donne.

 

 

 

Ecco un andamento del trimestre 2015-2017

 

 

 


Le malattie cardiovascolari si presentano nelle donne con un ritardo di almeno 10 anni rispetto agli uomini. Fino alla menopausa le donne sono aiutate dalla protezione ormonale; in seguito, le donne vengono colpite addirittura più degli uomini da eventi cardiovascolari, che spesso sono più gravi, anche se si manifestano con un quadro clinico meno evidente: molte volte, infatti, il dolore manca, è localizzato in altra sede o è confuso con quello derivato da altre patologie. Per questo, generalmente, le donne si recano in ospedale più tardi rispetto agli uomini.

 

 

 

 

 


28/02/2020