La gravità di molte malattie cardiache che possono portare alla morte anche in giovane età ha spinto la ricerca mondiale a concentrare l’attenzione sulle loro possibili origini genetiche.
Sono state identificate le alterazioni del DNA alla base di molte malattie aritmiche, delle anomalie della struttura delle cellule muscolari che compongono il cuore, delle anomalie della struttura connettivale che costituisce lo scheletro portante dell’aorta e delle arterie principali.
Una moderna struttura di assistenza medica non può più esimersi dal disporre di strumenti idonei per poter analizzare il DNA e le sue informazioni. Questo vale soprattutto per la cardiologia.
Proprio per questa ragione già da alcuni anni il Dipartimento Cardiovascolare “A. De Gasperis” di Niguarda ha avviato diverse ricerche per identificare le anomalie genetiche che possono portare allo sfortunato evento di infarto miocardico in giovane età, in particolare nelle donne e nei soggetti diabetici. Il cammino non è facile, anche perché sinora ci siamo appoggiati per eseguire le nostre ricerche a centri di riferimento per l’analisi del DNA.
Orbene con l’esperienza acquisita in questi anni siamo giunti al momento in cui vogliamo diventare autonomi, anche perché è doveroso, vista la grossa diffusione delle malattie cardiovascolari che sono responsabili di un terzo dei circa 600.000 decessi che ogni anno avvengono in Italia.
Il Dipartimento Cardiovascolare A. De Gasperis di Niguarda vuole avviare il programma di studio del “DNA: alle origini della vita, delle malattie e delle cure”, per identificare le alterazioni genetiche alla base di molte malattie cardiovascolari (dalle cardiomiopatie alle malattie dei tessuti vascolari) affinché si possano curare in maniera più appropriata. Per poter dar vita a questo progetto, il Dipartimento necessita di un Analizzatore del DNA di ultima generazione, apparecchiatura scientifica di avanguardia (il cui costo è di Euro 400.000,00) che permette di avere risposte diagnostiche in pochi giorni anziché in settimane.
Per realizzare tutto questo, dobbiamo ricorrere a tutte le fonti di finanziamento disponibili, istituzionali o private (industrie e semplici cittadini che poi sono gli usufruttuari ultimi delle nostre scoperte). I finanziamenti privati hanno sempre costituito il motorino di avvio di molte iniziative lodevoli.
Contiamo sul Vostro aiuto.
Dottor Francesco Mauri
Direttore Dip. Cardiovascolare A. De Gasperis