E’ una sala che ha pochi eguali in Europa e che contiene il meglio dell’innovazione in sanità; stiamo parlando della sala ibrida, novità tecnologica del nuovo Blocco Sud del Niguarda. Una grande sala operatoria in cui sono presenti apparecchiature radiologiche (tra le quali un angiografo robotizzato integrato con tavolo operatorio), che consentono di svolgere sia l’attività chirurgica tradizionale che interventistica a guida radiologica.
“La Sala Ibrida – ci spiega il dottor Silvio Klugmann (Direttore di Cardiologia 1 - Emodinamica) - permette interventi a ridotta invasività per quanto riguarda la chirurgia valvolare, i by-pass, l’impianto di endoprotesi aortiche e l’impianto “ibrido” di dispositivi per la resincronizzazione cardiaca.”
E la sala è “integrata”: significa che le apparecchiature medicali sono collegate tra di loro e consentono l’utilizzo di tecnologie per videoconferenza, riprese del campo operatorio in alta risoluzione con la possibilità per gli operatori di utilizzare schermi di ampie dimensioni e schermi di controllo touch screen. Nella sala ibrida angiografica sono possibili interventi simultanei di diversi specialisti: cardiochirurgo e chirurgo vascolare, emodinamista, elettrofisiologo, radiologo, specialista di chirurgia toracica e radiologo interventista.
Grazie anche a questa innovativa sala, ai suoi professionisti e in collaborazione con Medtronic il Niguarda diventa un centro di formazione internazionale per le nuove procedure di sostituzione valvolare trans-catetere per via mini invasiva. Nel corso dell’anno verranno formati a Niguarda oltre 50 medici e specialisti provenienti da diversi centri di riferimento internazionale.
“La qualità di un sistema sanitario – ci dice l’assessore regionale Luciano Bresciani - si misura dalla sua capacità di accogliere le persone in strutture tecnologicamente avanzate. Vincere questa sfida significa permettere ai professionisti di operare con strumenti e attrezzature all’avanguardia, a garanzia della centralità del paziente. Grazie all’inaugurazione della Sala Ibrida del Niguarda, assistiamo a un passo in avanti decisivo che permette alla Lombardia di affrontare in prima linea l'avanzamento tecnologico,
strutturale e organizzativo della sanità. E' l'esempio concreto di come l’interazione sulla piattaforma sanitaria del know how dei professionisti del sistema sanitario e del sistema industriale consenta di migliorare e rendere competitiva la sanità lombarda, a vantaggio e beneficio di tutta la società.”
La Sala Ibrida è nata dalla collaborazione tra il Niguarda, l’azienda Siemens (che ha progettato su misura la sala in base alle indicazioni dell’Ospedale) e i partner tecnologici Storz e Draeger.
In occasione dell’inaugurazione della sala ibrida (marzo 2011) è stato presentato il nuovo sistema di mappaggio elettroanatomico 3D con angiografia rotazionale, utilizzato per l’ablazione della fibrillazione atriale. Il sistema è nato dalla collaborazione tra Niguarda e l’azienda Philips ed è il primo e unico disponibile in Italia e uno dei pochi nel mondo. L’èquipe della Cardiologia 3 – Elettrofisiologia (diretta da Maurizio Lunati) sta attivamente utilizzando la nuova tecnologia che permette: la diretta visualizzazione delle strutture cardiache senza preliminare TAC o RNM, la “navigazione” sicura in 3D con gli elettrocateteri per eseguire con maggiore rapidità e sicurezza l’ablazione, la riduzione dell’esposizione radiologica e dei suoi rischi.