La Dissecazione Acuta dellAorta: Una Sfida della Medicina Cardiovascolare
Nessunaltra patologia come la dissecazione acuta dellaorta, anche in presenza di unanamnesi cardiologica completamente silente, può presentarsi improvvisamente e drammaticamente con un ampio spettro di lesioni.
Unidea esatta della gravità della malattia è fornita dagli studi sulla storia naturale, che riportano per i pazienti con dissecazione dellaorta ascendente non trattati, una mortalità nellordine del 1% ogni ora nelle prime 48 ore, superiore al 80% entro la prima settimana e prossima al 100% entro 1 mese.
La dissecazione aortica è dovuta al formarsi di un ematoma nel contesto della parete aortica; la dissecazione della parete si verifica abitualmente in corrispondenza di una rottura dellintima (breccia intimale o porta dingresso) attraverso cui la colonna di sangue ad alta pressione si apre la strada e provoca il distacco degli strati della parete aortica.
La dissecazione aortica viene divisa in due tipi principali:
Tipo A, quando origina dallaorta ascendente e può essere ad essa limitata ma più spesso estendersi a tutta laorta. Per lelevato rischio di rottura questa patologia costituisce un indicazione allintervento chirurgico demergenza.
Tipo B, quando origina dallaorta discendente; normalmente questa patologia, se non vi sono rischi di sofferenza dei visceri addominali o del midollo spinale, o imminenti rischi di rottura, viene trattata con terapia medica.
Lintervento chirurgico effettuato con criterio demergenza mira alla sostituzione del tratto di aorta che presenta la porta dingresso, e che è a rischio di rottura immediata o a distanza.
Lintervento è inoltre finalizzato a incollare la parete aortica dissecata, per ottenere un ripristino del flusso sanguigno completamente nel vero lume. Il signi.cativo miglioramento in termini di sopravvivenza immediata intraospedaliera (variabile dal 50% al 90%), ha portato, nellambito della comunità cardiologica/ cardiochirurgica internazionale un importante incremento nella conoscenza della storia naturale dei pazienti operati per questa patologia e seguiti negli anni successivi allintervento.
Al Centro De Gasperis abbiamo appena concluso uno studio, analizzando la nostra popolazione di circa 200 pazienti operati per dissecazione aortica acuta nel ventennio 1981-2001. Alla luce della nostra esperienza, peraltro in linea con le più recenti evidenze della letteratura internazionale, possiamo oggi definire alcuni punti chiave nella storia naturale dei pazienti operati per issecazione ortica. Anzitutto questi pazienti sono esposti ad un rischio maggiore rispetto alla popolazione generale di sviluppare altri aneurismi a carico dellaorta toraco - addominale, per la naturale evoluzione dellaorta stessa che risulta indebolita dal processo di dissecazione.
E assolutamente importante in questi malati un rigoroso controllo della pressione arteriosa e dei fattori di rischio. Inoltre è raccomandato un follow-up stretto dellaorta toraco-addofminale mediante indagini radiologiche (TAC; Angio RMN) e anche in caso di situazione clinicamente stabile, mantenere periodicamente controllata laorta, pur diminuendo la frequenza dei controlli stessi.
Nella nostra esperienza inoltre abbiamo dimostrato che i pazienti che assumono terapia anticoagulante, sono esposti a un rischio maggiore di sviluppare aneurismi dellaorta, e devono quindi essere sottoposti a un follow-up più rigoroso.
Un altro esame cardine nel follow-up di questi malati è lecocardiogramma, che permette di monitorare levoluzione della valvola aortica e della radice aortica, che di norma se possibile, vengono conservate durante lintervento chirurgico; tuttavia, negli anni postintervento, può manifestarsi per varie cause Nel nostro studio abbiamo verificato nel 16% dei pazienti una progressiva dilatazione della radice aortica con comparsa di insufficienza della valvola aortica.
Risulta quindi evidente che la dissecazione dellaorta è una patologia complessa, in cui uno stretto monitoraggio strumentale, un rigoroso controllo dei fattori di rischio e un costante aggiornamento tra il medico di famiglia, il cardiologo e il chirurgo, permettono di individuare precocemente le potenziali rischiose evoluzioni della patologia.
Autore: Dott. CF.Russo - Dott. A.Garatti
Unidea esatta della gravità della malattia è fornita dagli studi sulla storia naturale, che riportano per i pazienti con dissecazione dellaorta ascendente non trattati, una mortalità nellordine del 1% ogni ora nelle prime 48 ore, superiore al 80% entro la prima settimana e prossima al 100% entro 1 mese.
La dissecazione aortica è dovuta al formarsi di un ematoma nel contesto della parete aortica; la dissecazione della parete si verifica abitualmente in corrispondenza di una rottura dellintima (breccia intimale o porta dingresso) attraverso cui la colonna di sangue ad alta pressione si apre la strada e provoca il distacco degli strati della parete aortica.
La dissecazione aortica viene divisa in due tipi principali:
Lintervento chirurgico effettuato con criterio demergenza mira alla sostituzione del tratto di aorta che presenta la porta dingresso, e che è a rischio di rottura immediata o a distanza.
Lintervento è inoltre finalizzato a incollare la parete aortica dissecata, per ottenere un ripristino del flusso sanguigno completamente nel vero lume. Il signi.cativo miglioramento in termini di sopravvivenza immediata intraospedaliera (variabile dal 50% al 90%), ha portato, nellambito della comunità cardiologica/ cardiochirurgica internazionale un importante incremento nella conoscenza della storia naturale dei pazienti operati per questa patologia e seguiti negli anni successivi allintervento.
Al Centro De Gasperis abbiamo appena concluso uno studio, analizzando la nostra popolazione di circa 200 pazienti operati per dissecazione aortica acuta nel ventennio 1981-2001. Alla luce della nostra esperienza, peraltro in linea con le più recenti evidenze della letteratura internazionale, possiamo oggi definire alcuni punti chiave nella storia naturale dei pazienti operati per issecazione ortica. Anzitutto questi pazienti sono esposti ad un rischio maggiore rispetto alla popolazione generale di sviluppare altri aneurismi a carico dellaorta toraco - addominale, per la naturale evoluzione dellaorta stessa che risulta indebolita dal processo di dissecazione.
E assolutamente importante in questi malati un rigoroso controllo della pressione arteriosa e dei fattori di rischio. Inoltre è raccomandato un follow-up stretto dellaorta toraco-addofminale mediante indagini radiologiche (TAC; Angio RMN) e anche in caso di situazione clinicamente stabile, mantenere periodicamente controllata laorta, pur diminuendo la frequenza dei controlli stessi.
Nella nostra esperienza inoltre abbiamo dimostrato che i pazienti che assumono terapia anticoagulante, sono esposti a un rischio maggiore di sviluppare aneurismi dellaorta, e devono quindi essere sottoposti a un follow-up più rigoroso.
Un altro esame cardine nel follow-up di questi malati è lecocardiogramma, che permette di monitorare levoluzione della valvola aortica e della radice aortica, che di norma se possibile, vengono conservate durante lintervento chirurgico; tuttavia, negli anni postintervento, può manifestarsi per varie cause Nel nostro studio abbiamo verificato nel 16% dei pazienti una progressiva dilatazione della radice aortica con comparsa di insufficienza della valvola aortica.
Risulta quindi evidente che la dissecazione dellaorta è una patologia complessa, in cui uno stretto monitoraggio strumentale, un rigoroso controllo dei fattori di rischio e un costante aggiornamento tra il medico di famiglia, il cardiologo e il chirurgo, permettono di individuare precocemente le potenziali rischiose evoluzioni della patologia.
Autore: Dott. CF.Russo - Dott. A.Garatti
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