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Il cuore e le arterie coronariche: Uomo e donna pari sono

Per tanto tempo si è pensato che l’infarto e le malattie di cuore fossero solo un problema maschile. Ma oggi si sa che non è così, ed anzi il gentil sesso è particolarmente a rischio quando cala la protezione degli ormoni estrogeni, con l’arrivo della menopausa.
Prima della menopausa una donna ha un rischio quattro volte minore rispetto ad un coetaneo del sesso “forte” di morire di infarto. Poi, dopo i 55 anni di età, i tassi di mortalità tendono ad avvicinarsi. E dopo i 70-75 anni avviene una sorta di “sorpasso” con un maggior numero di infarti nel sesso femminile.

GENTIL SESSO, PREVENZIONE DIFFICILE
Negli ultimi tempi l’epidemiologia, cioè la scienza che si occupa di definire i “numeri” delle malattie, ha dimostrato che non solo il cuore delle donne è a rischio, ma anche che i fattori di rischio tendono a concentrarsi con frequenza preoccupante. Mettendo in pericolo il cuore. In particolare

• Circa il 40% delle donne dopo i 55 anni presenta elevati valori di colesterolo nel sangue, ma un aumento meno grave della colesterolemia si può osservare anche in età inferiori.

• Quasi la metà delle donne ha la pressione alta dopo i 45 anni.

• Più o meno una donna su quattro non svolge attività fisica regolare.

• L’obesità e il diabete di tipo 2 sono molto frequenti nelle donne e in aumento anche tra quelle giovani.


I PERICOLI AL FEMMINILE
Nella donna l’infarto è spesso più pericoloso che nel maschio, e per diversi motivi. Ecco le principali cause di queste “differenze”.

1. Arriva dopo.
Nelle donne l’infarto si presenta normalmente in età più avanzata rispetto al maschio, e quindi il cuore è meno “forte”.

2. Rischi combinati.
Nelle donne che hanno un infarto spesso si assiste ad un’associazione di fattori di rischio, come diabete, ipertensione ed obesità, che peggiorano la diagnosi.

3. Forme mascherate.
Nelle donne l’infarto spesso si manifesta con dolori meno intensi e sintomi generali, come la nausea, celando la gravità della crisi.

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