Attività fisica, non solo: Integratori alimentari
Quante volte gli sportivi dilettanti nella convinzione di migliorare le proprie prestazioni consumano prodotti normalmente riservati ai professionisti quali integratori di sali minerali o altro.
Tutto ciò può risultare utile alla vita di uno sportivo professionista, ma non bisogna dimenticare che i professionisti sono puntigliosamente seguiti da personale medico qualificato nella prescrizione di diete bilanciate a seconda del tipo di attività svolta. Per un dilettante questi integratori garantiscono limitati benefici e sicuramente sortiscono un effetto inferiore alle aspettative dell'atleta. Anche la vita sportiva di un dilettante comincia a tavola. Non di rado un atteggiamento troppo entusiasta verso gli sport ha portato ad eccessi, oppure alla ricerca di prestazioni simili a quelle del circuito professionistico senza aver praticato a priori una adeguata preparazione. E' normale che le condizioni di impegno dell'organismo siano differenti a seconda che si tratti di attività amatoriale o agonistica. Gli alimenti sono la nostra fonte di energia, ma bisogna fare una distinzione tra cibi "energetici" (in grado di fornire, una volta ingeriti, energia termica o chimica). I lipidi, le proteine e i glucidi, sono gli elementi che forniscono energia a questa nostra macchina che è il corpo umano.
I nutrienti "non energetici" sono costituiti da acqua, sali minerali, vitamine e fibre alimentari, non in grado di fornire energia ma non di meno indispensabili in quantità opportune.
Bisogna, inoltre, distinguere due fasi in cui il nostro corpo consuma differenti quantità di energia. Queste due fasi si possono suddividere in attività ordinarie e straordinarie. Normalmente, a seconda del metabolismo, il nostro corpo consuma una buona dose di energia già nella fase ordinaria (la fase di normale attività come il dormire, la digestione e il lavoro). In caso di attività fisica sportiva il nostro corpo necessità di maggiori quantità di energia. Niente abbuffate o digiuni prima di una partita o di una pedalata in bicicletta perché la regola principale per uno sportivo è che quanto più la razione alimentare è equilibrata sul piano nutrizionale tanto più il rendimento muscolare è ottimale.
In ogni caso tutto ciò è più facile a dirsi che a farsi: non è semplice sapere quando e quanto dobbiamo mangiare prima di uno sforzo fisico. Consigliamo, quindi, a tutti i giovani che intendono praticare uno sport più o meno a livello amatoriale di effettuare una visita dal proprio medico di famiglia, persona molto più utile di quanto generalmente si pensi. Sarà così possibile prevenire non solo piccoli acciacchi dovuti alla mancanza di preparazione atletica, ma anche l'insorgenza di problemi ben più gravi come le cardiopatie.
Tutto ciò può risultare utile alla vita di uno sportivo professionista, ma non bisogna dimenticare che i professionisti sono puntigliosamente seguiti da personale medico qualificato nella prescrizione di diete bilanciate a seconda del tipo di attività svolta. Per un dilettante questi integratori garantiscono limitati benefici e sicuramente sortiscono un effetto inferiore alle aspettative dell'atleta. Anche la vita sportiva di un dilettante comincia a tavola. Non di rado un atteggiamento troppo entusiasta verso gli sport ha portato ad eccessi, oppure alla ricerca di prestazioni simili a quelle del circuito professionistico senza aver praticato a priori una adeguata preparazione. E' normale che le condizioni di impegno dell'organismo siano differenti a seconda che si tratti di attività amatoriale o agonistica. Gli alimenti sono la nostra fonte di energia, ma bisogna fare una distinzione tra cibi "energetici" (in grado di fornire, una volta ingeriti, energia termica o chimica). I lipidi, le proteine e i glucidi, sono gli elementi che forniscono energia a questa nostra macchina che è il corpo umano.
I nutrienti "non energetici" sono costituiti da acqua, sali minerali, vitamine e fibre alimentari, non in grado di fornire energia ma non di meno indispensabili in quantità opportune.
Bisogna, inoltre, distinguere due fasi in cui il nostro corpo consuma differenti quantità di energia. Queste due fasi si possono suddividere in attività ordinarie e straordinarie. Normalmente, a seconda del metabolismo, il nostro corpo consuma una buona dose di energia già nella fase ordinaria (la fase di normale attività come il dormire, la digestione e il lavoro). In caso di attività fisica sportiva il nostro corpo necessità di maggiori quantità di energia. Niente abbuffate o digiuni prima di una partita o di una pedalata in bicicletta perché la regola principale per uno sportivo è che quanto più la razione alimentare è equilibrata sul piano nutrizionale tanto più il rendimento muscolare è ottimale.
In ogni caso tutto ciò è più facile a dirsi che a farsi: non è semplice sapere quando e quanto dobbiamo mangiare prima di uno sforzo fisico. Consigliamo, quindi, a tutti i giovani che intendono praticare uno sport più o meno a livello amatoriale di effettuare una visita dal proprio medico di famiglia, persona molto più utile di quanto generalmente si pensi. Sarà così possibile prevenire non solo piccoli acciacchi dovuti alla mancanza di preparazione atletica, ma anche l'insorgenza di problemi ben più gravi come le cardiopatie.